N. 054
"TONDO DELLA PAZZIA DI AIACE"
penna su carta diametro cm 14
1997
(collezione privata)
"Accecato dall'ira, Aiace decise di vendicarsi la sera stessa; Atena, tuttavia, lo colpì con una crisi di improvvisa pazzia ed egli si aggirò furibondo, con la spada in mano, tra le mandrie e i greggi che erano stati razziati nelle fattorie dei Troiani. Compiuto un immane macello, Aiace legò assieme gli animali superstiti, li spinse verso l'accampamento e là ricominciò a sgozzarli. Scelse due arieti dalle zampe bianche: tagliò all'uno la testa e la lingua, scambiandolo per Agamennone o per Menelao e legò l'altro a una colonna e lo flagellò con le redini di un cavallo, chiamandolo Odisseo e urlando ingiurie di ogni sorta."
(Robert Graves, I Miti Greci, Longanesi, Milano 1963, p. 863)